Il Software Libero nella cooperazione internazionale allo sviluppo

Questo articolo evidenzia i vantaggi dell'utilizzo del Software Libero nella cooperazione internazionale allo sviluppo. È parte della serie sui principi del Software Libero.

In sintesi

La cooperazione internazionale allo sviluppo sta diventando sempre più digitalizzata. Il Software Libero sta diventando quindi un'indispensabile e fondamentale tecnologia che garantisce la conformità legale della cooperazione internazionale e del suo riutilizzo, e una tecnologia che permette una scalabilità globale e contemporaneamente l'adattabilità locale. Per poter sfruttare il pieno potenziale della cooperazione allo sviluppo digitale, la FSFE richiede che tutto lo sviluppo software (co-)finanziato dai soldi dei contribuenti debba essere pubblicato come Software Libero.

(I) Il Software Libero come caposaldo per la cooperazione internazionale allo sviluppo

Informazioni sulla cooperazione internazionale allo sviluppo

La cooperazione internazionale allo sviluppo riguarda i miglioramenti sostenibili delle condizioni globali economiche, sociali, ecologiche e politiche. La cooperazione internazionale allo sviluppo si sforza di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell'ONU e della crescita dei partner: le attuali dipendenze dei beneficiari dello sviluppo dovrebbero essere ridotte e andrebbe evitata a tutti i costi qualsiasi nuova dipendenza.

Ogni indipendenza che riusciamo ad ottenere, a sua volta richiede il supporto delle strutture locali esistenti o la creazione di nuove strutture sul posto. I problemi centrali dovrebbero essere risolti o resi risolvibili localmente e la prosperità dovrebbe essere resa accessibile e distribuita appropriatamente. Molte iniziative e gli interessati allo sviluppo politico dovrebbero quindi fare stretto affidamento alle diverse organizzazioni partner locali, sostenerle e, se necessario, renderle partecipi di appropriati programmi di sviluppo.

Risorse digitali e dipendenze

L'attenzione della cooperazione internazionale allo sviluppo si sta progressivamente spostando a livello della cooperazione digitale. Che si tratti di agricoltura, di produzione industriale, di assistenza sanitaria o di pubblica amministrazione, lo sviluppo e il mantenimento dei moderni processi sociali non è più pensabile senza software. In questo contesto, il divario digitale globale è quasi identico a quello tradizionale delle disuguaglianze sociali e politiche. I donatori tradizionali e i riceventi rimangono pressoché identici, ma la cooperazione allo sviluppo si sta spostando sempre più verso il dominio digitale.

Come per la cooperazione allo sviluppo tradizionale, le soluzioni politiche allo sviluppo digitale posso avere un effetto duraturo solo se vengono ridotte le dipendenze esistenti ed evitate a tutti i costi nuove dipendenze. Le attuali dipendenze e i problemi centrali dei paesi destinatari nascono in particolare dai seguenti fattori: restrizioni all'accesso delle risorse digitali, mancanza di competenza tecnica, mancanza di traduzioni e impossibilità di modificarle, l'impari distribuzione dei prodotti digitali e di hardware e le risultanti disuguaglianze globali digitali in termini di potere e padronanza. Allo stesso tempo, sono proprio questi i problemi che possono essere solamente risolti in modo sostenibile e presi in carico localmente e con il coinvolgimento della società civile locale. Ed è proprio in questi aspetti dove il Software Libero eccelle e fa la differenza rispetto al software proprietario.

Problema: il software proprietario

La maggior parte di queste dipendenze e problemi digitali sono un effetto collaterale dell'uso di software proprietario. Con il software proprietario tutti i diritti di riutilizzare, sviluppare ulteriormente ed apportare modifiche sono riservati al produttore. L'impiego di software proprietario rafforza pertanto - inconsapevolmente o intenzionalmente - la dipendenza degli utenti dei paesi in via di sviluppo all'industria degli attuali paesi industrializzati che domina oggigiorno il mercato del software. Dal punto di vista di una politica di sviluppo e di sostenibilità, però, l'accesso all'hardware, al software e al potenziamento della conoscenza dovrebbe essere il più possibile aperto a tutti. L'utilizzo di Software Libero offre esattamente le fondamenta per questo approccio di un accesso al software aperto a tutti. In questo articolo verranno esaminati in dettaglio i fondamenti e i vantaggi dell'uso del Software Libero per la cooperazione allo sviluppo.

Soluzione: il Software Libero come fondamento della cooperazione allo sviluppo

La parte digitale dell'amministrazione, dell'assistenza sanitaria, dell'agricoltura e di altri servizi digitali della cooperazione internazionale allo sviluppo sono basati sull'utilizzo di software. Il software funzionale diventa quindi la tecnologia base dell'organizzazione sociale e anche dei moderni servizi amministrativi. Il Software Libero permette che gli investimenti nello sviluppo, una volta fatti, possano essere riutilizzati in tutto il mondo senza costi aggiuntivi per le licenze e senza restrizioni legali o tecniche. La concomitante pubblicazione del codice sorgente su repository pubblici permette anche a chi ha investito nello sviluppo di trarre profitto dal riutilizzo, dal miglioramento e dalla ripubblicazione dello stesso software da parte di altre persone o organizzazioni di tutto il mondo (quello che viene chiamato "upstream"1). In termini di cooperazione internazionale, il codice sorgente con licenza libera serve come base per il trasferimento e la proliferazione della conoscenza in modo organizzato o auto-sostenuto. Il Software Libero permette lo sviluppo delle fondamenta digitali e fornisce standard internazionali senza creare nuovi monopoli o dipendenze. Allo stesso modo, lo sviluppo software autoctono può beneficiare da pubblicazioni esistenti di altro Software Libero2. Oltre ad evitare di reinventare ogni volta la ruota, il Software Libero permette allo stesso tempo a tutte le persone di "essere come nani sulle spalle dei giganti".

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Status quo: il Software Libero e la cooperazione internazionale allo sviluppo

Nel 2014, i "Principi per lo sviluppo digitale" furono approfonditi dalla Digital Impact Alliance, che appartiene alla Fondazione delle Nazioni Unite. Uno dei nove principi richiede che la pubblicazione del software, dei dati e degli standard sia fatta con una licenza libera (#6: "Utilizzare Standard Aperti, Dati Aperti, Open Source, ed Innovazione Aperta"). L'utilizzo di licenze libere ha anche una positiva influenza sulla maggior parte degli altri principi, inclusi:

L'ovvia interazione tra i principi sopra menzionati e i basilari obiettivi di sviluppo, come anche la riusabilità delle esistenti soluzioni digitali, mostrano che il Software Libero è parte essenziale di qualsiasi sviluppo digitale sostenibile. Di conseguenza, l'UNICEF Innovation Fund, ad esempio, investe esclusivamente in tecnologie che sono Software Libero3.

Numerose organizzazioni e donatori impegnati nella cooperazione allo sviluppo, provider di servizi IT e organizzazioni internazionali hanno da allora adottato i "Principi per la cooperazione allo sviluppo digitale". Altre iniziative si stanno orientando o stanno facendo riferimento a queste linee guida, ad esempio i "Principi per l'allineamento dei donatori per la digitalizzazione sanitaria". I firmatari di entrambi i documenti potranno dunque beneficiare dei vantaggi del Software Libero nella cooperazione internazionale allo sviluppo.

Ma, nonostante i positivi sviluppi degli ultimi anni, molte organizzazioni per la cooperazione nazionale ed internazionale allo sviluppo continuano a fare affidamento allo sviluppo di software proprietario. Non solo quindi si perdono i vantaggi nell'utilizzare il Software Libero: come organizzazioni finanziate fondamentalmente da fondi pubblici, viene contraddetta la richiesta di destinare questi fondi al software pubblico4. Questo viene spesso fatto per ignoranza o per riprodurre le esistenti pratiche di appalto. Per cambiare queste dinamiche in meglio, la FSFE sta richiedendo che tutti gli sviluppi software (co-)finanziati con il denaro dei contribuenti debbano essere pubblicati come Software Libero ed evidenzia in questa pagina i vantaggi nell'usare e sviluppare Software Libero nella cooperazione internazionale allo sviluppo.

(II) Richiesta della FSFE: codice pubblico per cooperazioni internazionali allo sviluppo finanziate pubblicamente

Molti partecipanti e molte iniziative europee nella cooperazione internazionale allo sviluppo sono sostenuti o completamente finanziati con fondi pubblici dell'Unione Europea o dei suoi stati membri. In accordo con la campagna "Denaro pubblico? Codice pubblico!", la FSFE richiede che in tutte le cooperazioni internazionali allo sviluppo, qualsiasi sviluppo software (co-)finanziato con denaro pubblico venga pubblicato come Software Libero. Questo include sia le procedure interne sia il software sviluppato da e per i partner locali. Questa è l'unica strada percorribile con la quale è possibile sbloccare il pieno potenziale e il positivo impatto inerente lo sviluppo dato dall'utilizzo e dal miglioramento del Software Libero. Specialmente nella cooperazione internazionale allo sviluppo, il codice pagato dalle persone dovrebbe essere reso disponibile alle stesse!

(III) Risvolti positivi per lo sviluppo quando si utilizza e si sviluppa Software Libero

  • Passaggio di consegne sostenibile

    Il rilascio del software con una licenza libera5 permette un modello di mercato e di sviluppo sostenibili anche dopo che la gestione della soluzione passa alle organizzazioni partner, e offre la possibilità di utilizzare il pieno potenziale delle risorse digitali: dal momento che non ci sono costi o restrizioni di licenza e nemmeno dipendenze, il Software Libero può essere riutilizzato e scalato senza limitazioni, sia localmente che a livello mondiale.

  • Indipendenza e padronanza

    Per via della sua licenza, il Software Libero offre la possibilità di sviluppare ulteriormente il codice esistente senza alcun limite, e quindi permette di poter adattare il software. Questi adattamenti possono essere fatti dagli utenti stessi o come servizio svolto da terze parti. Tutto ciò permette, ad esempio, che fornitori di servizi locali possano prendersi carico di ulteriori sviluppi, della manutenzione e del supporto del software senza alcuna restrizione. Il Software Libero permette la massima indipendenza per i fornitori dei servizi, i loro destinatari e le organizzazioni partner, e questo porta a costruire la competenza IT a livello locale.

  • Far crescere l'economia locale

    Il Software Libero offre la possibilità legalmente sicura di modificare e sviluppare ulteriormente il codice esistente. In particolare, la possibilità di ulteriore sviluppo e localizzazione da parte di terzi, permette la creazione, l'uso e lo sviluppo di risorse digitali sul posto. Nel caso in cui ulteriori sviluppi o localizzazioni del software esistente vengano commissionati localmente, verrebbe direttamente rafforzato il potere economico e la formazione di competenze locali. In alcuni casi, la competenza acquisita in questo modo può anche essere esportata come servizio6.

  • Controllo dei costi e trasparenza

    Vista l'assenza di restrizioni all'uso e l'assenza di costi di licenza, una soluzione Software Libero di successo può essere copiata o implementata senza alcun limite. Questo può essere di aiuto ai limitati budget dei paesi in via di sviluppo7. In particolare, non ci sono pericoli di costi nascosti come nelle soluzioni proprietarie che vengono offerte all'inizio ad un prezzo basso per poi imporre, dopo la loro implementazione e dopo esserne diventati dipendenti, alti costi di mantenimento o altri tipi di costi non controllabili.

  • Flessibilità

    La libertà di migliorare e riutilizzare il Software Libero permette anche a chi fa donazioni per la cooperazione internazionale allo sviluppo di ottenere la massima flessibilità e scalabilità di qualsiasi soluzione IT sviluppata in autonomia senza costi di licenza aggiuntivi8, 9: buone soluzioni utilizzate da una parte possono essere riutilizzate da un'altra.

  • Localizzazioni e traduzioni

    In aggiunta alla possibilità di modifica, il Software Libero permette traduzioni del software e della documentazione indipendenti e illimitate in qualsiasi linguaggio locale e permette l'adattamento alle condizioni culturali. Queste localizzazioni possono aiutare a colmare parte del "divario digitale" tra utenti con conoscenza o meno dell'inglese10. Ulteriori modifiche locali del software per potersi adattare meglio alle condizioni culturali, permettono il coinvolgimento di aziende locali e in definitiva aumentano l'accettazione e l'adozione di soluzioni IT da parte dei propri utenti locali.

  • Adattamento locale

    In aggiunta alla possibilità di adattare il codice sorgente e la lingua, se la pubblicazione con una licenza libera è utilizzata consistentemente, anche tutti gli altri contenuti possono essere adattati alle condizioni locali; ad esempio, la valuta e le unità di misura o il linguaggio visuale in uso. Adattare il software alle condizioni culturali può aiutare ulteriormente a promuovere la comprensione e l'accettazione in loco. In questo modo, lo stesso software può essere adattato per diversi scopi locali, ad esempio per specifici processi commerciali o diversi requisiti legali.

  • Collaborazione locale

    I partner locali possono essere coinvolti già durante le prime fasi di analisi o nel progettare le modifiche e le implementazioni locali, come anche più avanti nella traduzione, nella formazione o nella distribuzione del software11. Queste collaborazioni locali possono essere molto utili nell'introdurre le tecnologie poco alla volta, promuovendo l'adozione e rendendo più semplice la curva di apprendimento13. Idealmente, si formerebbe e inizierebbe a crescere un mercato locale di tecnici esperti.

  • Concorrenza

    Dal momento che il Software Libero può essere modificato per qualsiasi scopo, può essere ovviamente fatto anche per un utilizzo commerciale. Il Software Libero promuove la concorrenza locale ed internazionale permettendo il riutilizzo delle esistenti soluzioni o permettendo di costruire servizi sulle soluzioni esistenti che possono essere offerte localmente senza dover essere costretti a pagare al "produttore" alcuna tariffa per l'utilizzo13. Si previene così anche la creazione di monopoli.

  • Limitare le problematiche legali: tutte le soluzioni locali adattate, le modifiche e gli ulteriori sviluppi di Software Libero all'interno dell'ambito della licenza vengono realizzati a livello mondiale in un modo legalmente sicuro. Al contrario del software proprietario, nessun permesso è richiesto per creare e distribuire copie di Software Libero.

  • Standard aperti

    Il Software Libero offre le migliori possibilità per assicurarsi l'interoperabilità cooperativa globale attraverso l'adattabilità e la riusabilità globali e l'utilizzo degli standard aperti14. Gli standard aperti forniti pubblicamente possono essere integrati nel proprio software da diversi fornitori e quindi viene assicurata la comunicazione tra i diversi servizi.

  • Sicurezza e qualità

    La trasparenza del codice sorgente permette il "principio dei molti occhi". Come nella scienza, la possibilità di mutuo controllo assicura un'alta qualità e spesso permette di trovare problemi di sicurezza e di eliminarli velocemente. I problemi di sicurezza possono anche essere pubblicati e risolti; gli utenti possono quindi essere informati e allertati immediatamente15.

  • Accesso alla conoscenza e al suo trasferimento

    Il Software Libero è accessibile ovunque nel mondo senza alcuna restrizione. La relativa documentazione, la formazione e lo scambio della conoscenza sono anch'essi disponibili globalmente senza limitazioni. La competenza locale può essere costruita attraverso l'accesso alle esistenti piattaforme della conoscenza.

  • Non discriminazione e parità di accesso

    I risultati del Software Libero sono disponibili per ciascuno in ogni parte del mondo. Questo ci porta un passo più vicino al principio di "non lasciare indietro nessuno" indicato nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Questo articolo è stato scritto da Erik Albers (Free Software Foundation Europe), Nico Lück e Balthas Seibold (entrambi della Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit, GIZ GmbH). Questo articolo riflette l'opinione degli autori e non rappresenta l'opinione di GIZ o di altre istituzioni. La richiesta per "Denaro pubblico? Codice pubblico!" è una campagna della FSFE e non degli autori.

Note

  1. "Upstream" significa tutti i contributi dei diversi autori. Di solito questi contributi sono implementati dopo un processo di peer-review come miglioramento ufficiale nel rispettivo ambiente software. Oltre ai contributi per il codice, possono esserci anche quelli per le traduzioni, la documentazione o altri contributi.
  2. Per esprimere il pieno potenziale di sviluppo e i vantaggi strategici del Software Libero nella cooperazione internazionale allo sviluppo, deve essere considerata la possibilità di migrare le esistenti architetture di sistema e di ri-licenziare gli sviluppi software passati. Questo articolo si focalizza però nel richiedere la pubblicazione di futuri sviluppi software come Software Libero.
  3. https://www.unicefinnovationfund.org/about#open_source
  4. Vedi https://publiccode.eu/
  5. Sono applicabili le licenze autorizzate come licenze libere dalla Free Software Foundation (https://www.gnu.org/licenses/license-list.html) o dalla Open Source Initiative (http://opensource.org/licenses).
  6. Esempi di positivi sviluppi economici sono DHIS2 e OpenMRS
  7. Lo studio dell'ONU "Abbattere le barriere - Il potenziale del Software Libero e Open Source per lo sviluppo umano sostenibile" (PDF) elenca casi di studio sull'utilizzo del Software Libero in diverse parti del mondo. Viene riportato che "Tutti i progetti discussi in questa pubblicazione indicano che una delle principali ragioni per scegliere il FOSS rispetto al software proprietario è che non ci sono costi di licenza da pagare per il FOSS." (p.5)
  8. BMZ Toolkit 2.0 – Digitalisierung in der Entwicklungszusammenarbeit (PDF), 4.3.3 “Open Source – Nutzung und Entwicklung freier Software”, p. 170
  9. Risposta del governo tedesco alle domande dei Verdi, risposta 26: "L'utilizzo del Software Libero nella pubblica amministrazione può avere dei vantaggi nei paesi in via di sviluppo. A seconda del tipo di software, dell'area di applicazione e del numero di utenti, l'uso del Software Libero può soprattutto aiutare a risparmiare e rendere i sistemi IT interoperabili, riducendo di conseguenza la dipendenza verso fornitori che utilizzano interfacce e formati proprietari" (traduzione non ufficiale).
  10. Lo studio dell'ONU “Abbattere le barriere - Il potenziale del Software Libero e Open Source per lo sviluppo umano sostenibile” (PDF) elenca molteplici casi di studio nei paesi in via di sviluppo e nella stessa Europa, dove il successo del software e la sua adozione è stato dato semplicemente dall'adattamento della lingua, dal momento che questi progetti mirano a “permettere alle comunità di lingua non inglese di utilizzare i computer” (p. 6).
  11. BMZ Toolkit 2.0 – Digitalisierung in der Entwicklungszusammenarbeit (PDF), 4.3.3 “Open Source – Nutzung und Entwicklung freier Software”
  12. Vedi “Software Libero e Open Source Software e tecnologia per uno sviluppo sostenibile” (Sowe et al., UNU Press, 2012), s.317: “Le collaborazioni sono ancora più importanti: i partner che insieme definisco i problemi, progettano possibili soluzioni, collaborano per implementare, monitorare e valutare il risultato. [...] Se si introduce la tecnologia troppo velocemente, senza chiari obiettivi condivisi dalle parti coinvolte, alla fine porterà ad un suo rifiuto. Le tecnologie FOSS per uno sviluppo sostenibile dovrebbero essere più evolutive piuttosto che rivoluzionarie”.
  13. BMZ Toolkit 2.0 – Digitalisierung in der Entwicklungszusammenarbeit (PDF), 4.3.3 “Open Source – Nutzung und Entwicklung freier Software”, p 170
  14. Gli standard aperti sono standard accessibili a tutti i partecipanti al mercato, usabili e migliorabili. Per maggiori informazioni vedi: FSFE – Standard aperti
  15. BMZ Toolkit 2.0 – Digitalisierung in der Entwicklungszusammenarbeit (PDF), 4.3.3 “Open Source – Nutzung und Entwicklung freier Software”

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